Stagione 2012/2013

  • Teatro della Fortuna Loggione

    Ph. Massimo Rodi

  • Teatro della Fortuna

    Ph. Massimo Radi

  • Teatro della Fortuna platea
  • Teatro della Fortuna palchi
  • Teatro della Fortuna vista del soffitto con lampadario

    Ph. Franco Zampetti

LA BOHÈME

venerdì 1 dicembre 2017, ore 20.00
domenica 3 dicembre 2017, ore 20.00
la bohème
Opera in quattro quadri
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini
Editore Casa Ricordi, Milano

Direttore Matteo Beltrami
Regia Leo Muscato

Scene Federica Parolini
Costumi Silvia Aymonino
Luci Alessandro Verazzi

personaggi e interpreti
Mimì Benedetta Torre
Rodolfo Azer Zada 
Marcello Marcello Rosiello
Schaunard Filippo Fontana
Colline Roberto Lorenzi
Musetta Barbara Bargnesi
Benoît Alessio De Vecchis
Alcindoro Davide Filipponi
Parpignol Davide Ciarrocchi
Un sergente dei doganieri Carlo Bonelli
Un doganiere Niccolò Pelusi
Un venditore ambulante Francesco Amodio

FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro del Teatro Ventidio Basso
di Ascoli Piceno
maestro del coro Giovanni Farina
Coro voci bianche 'La Corolla' e Coro 'Piccole Voci'  ISC Don Giussani
maestro dei Cori di voci bianche Mario Giorgio
Banda di palcoscenico Concerto Bandistico Venagrande  

Mimi/danzatori Eleonora Alagna, Paolo Andrenucci, Andrea Bassi, Lucia Cinquegrana
Perla Gallo, Simone Gelao, Giuliano Giuliani, Daniele Griffo, Mariangela Massarelli
Marta Negrini,Elio Pagano, Raffaella Tricarico

Allestimento Associazione Arena Sferisterio - Macerata Opera Festival

Coproduzione Rete Lirica delle Marche e Teatro Marrucino di Chieti 
Coordinamento di produzione Associazione Arena Sferisterio - Teatro di Tradizione
Coordinatore di produzione Luciano Messi
Direzione artistica Alessio Vlad

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Ph. di Umberto FavrettoPh. di Umberto Favretto

TRADIMENTI DI BOHÈME
di Leo Muscato 

(...) Nella nostra messa in scena, l’archetipo simbolico slitta nel soggetto storico che ha animato il maggio francese; ed è qui che tradiamo. Perché, nonostante l’epoca di barricate e di sampietrini divelti, non era certo intenzione di Murger fare dei suoi quattro bohémiens dei rivoluzionari protosocialisti antelitteram. Abbiamo tradito, sì, ma cercando parentele.
I nostri protagonisti, vivono e agiscono una delle più grandi rivoluzioni culturali del ‘900, decisamente diversa dalla scapigliatura, ma altrettanto dirompente. E poiché nei primi due quadri li vediamo allegri, divertiti, divertenti e spensierati, non riusciamo a immaginarceli con i libri di Althusser e di Marcuse nelle tasche. Pensiamo a loro piuttosto come a quel folto numero di giovani che ha animato il Sessantotto nei suoi aspetti di rivoluzione diffusa, culturale e di costume. È così che li abbiamo immaginati.
Mimì invece. Lei no. Non tradiamo la grisette dei fiori finti di Murger, né quella pucciniana, né questa che portiamo in scena e che lavora in una fabbrica che le insozza i polmoni sino a condurla alla morte.
Lei è soggetto storico privilegiato, non astratta categoria dell’anima, ma categoria sociale, semmai. Classe. Quella che nella seconda metà dell’800 si trova assembrata nelle fabbriche grigie di fumi velenosi e nei sobborghi mefitici delle metropoli industriali.
Lei è il movimento reale delle cose, è il sacrificio umano che sorregge l’impalcatura di pensiero rivoluzionario che si muove lungo i binari della storia. E se in questa messa in scena, Rodolfo, Marcello, Schaunard, Colline e Musetta sono forse pretestuosamente “sessantottini”, Mimì è invece la mia scelta d’elezione. Era operaia e ultima ai tempi di Murger, di Puccini; è un’operaia che crepa in questa messa in scena; è la morte bianca che affolla i nostri tempi.
Il movimento reale, la storia non lo scalza, proprio perché è carne, e sangue, e morte, in taluni casi. È stata Mimì a trascinarsi dietro tutti gli altri, noi compresi, per andare a posizionarsi proprio là dove la storia del ‘900 ha tentato la rivoluzione, riuscendovi solo a metà. Noi le abbiamo solo dato retta.

 



MATTEO BELTRAMI_ Direttore d'Orchestra
Diplomato in violino al Conservatorio N. Paganini di Genova e in Direzione d’Orchestra al Conservatorio G. Verdi di Milano, debutta a vent'anni come direttore a Genova eseguendo Il Trovatore.
In diciassette anni di carriera debutta oltre trenta titoli operistici spaziando dal barocco a prime assolute di opere contemporanee dirigendo nella maggior parte dei teatri italiani tra cui il San Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Carlo Felice di Genova, Filarmonico di Verona, La Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Coccia di Novara, Sociale di Como, Fraschini di Pavia, Grande di Brescia, Ponchielli di Cremona, Festival Puccini di Torre del lago).
Non sono mancati prestigiosi impegni all’estero (Staatstheater di Stoccarda, Semperoper di Dresden,  Aalto-Theater di Essen, Stadtstheater di Darmstadt, Stadtstheater di Lübeck, Teatro dell’Opera di Montpellier, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Festival Spoleto/Charleston (U.S.A), Northwest Deutsche Philharmonie, Orchestra Filarmonica Nazionale Lettone, Orchestra Statale dell’Hermitage, Orchestra Sinfonica di Goyania, Teatro Arriaga di Bilbao).
Docente dal 2007 al 2013 presso il Conservatorio di Musica di Potenza, è abitualmente invitato come membro della giuria in concorsi lirici internazionali e dal 2016 è Direttore Musicale del Teatro Coccia di Novara.
Tra gli impegni recenti e futuri: L’Elisir d’Amore a Essen, Il Barbiere di Siviglia e L’Elisir d’Amore a Dresden, Tosca a Livorno, Madama Butterfly a Sassari, una nuova produzione de I Puritani a FirenzeLa Traviata ad Atene, Un ballo in maschera ed una nuova produzione di Rigoletto ad Essen, Le Nozze di Figaro a Parma e Rigoletto a Darmstadt e un una nuova produzione ad Essen, Nabucco nel Circuito Lirico Marchigiano, Aida al Teatro Coccia di Novara, Il Barbiere di Siviglia all’Opera di Firenze e Fille du regiment a Pechino.

LEO MUSCATO_ Regia
Studia Lettere e Filosofia a La Sapienza di Roma. Durante gli anni di Università entra a far parte della compagnia di Luigi De Filippo e recita negli spettacoli Non è vero ma ci credo, Quaranta ma non li dimostra e La lettera di mammà.Ha messo in scena una trentina di spettacoli, fra cui: Il viaggio di Alice di Evelina Santangelo; Solitudine di Beppe Fenoglio, La dodicesima notte di William Shakespeare, Terra dei miracoli di Leo Muscato, Rosso Malpelo di Giovanni Verga.

Dal 2005 al 2008 è direttore artistico della compagnia Leart’-Teatro con la quale ha realizzato il suo Progetto di Ri-scrittura, mettendo in scena Romeo & Giulietta/Nati sotto contraria stella da Shakespeare, Casa di bambola/L’altra Nora da Ibsen, Gabbiano/Il volo da Cechov.
Grazie a questi tre spettacoli, nel 2007 l’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali gli assegna il PREMIO DELLA CRITICA 2007 come MIGLIOR REGISTA.
Successivamente dirige Aria Precaria, con i comici Ale & Franz Tutto su mia madre di Samuel Adamson, tratto dal film di Pedro Almodovar prodotto dal Teatro Due di Parma e Teatro Stabile del Veneto; Moliére, a sua insaputa, un suo testo tratto da Molière, con Paolo Hendel; Due di noi di Michael Frayn, con Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi; Troiane di Euripide, Commedia degli errori di William Shakespeare, con Peppe Barra, all’Estate Teatrale Veronese.
Nel 2013 debutta con Enron di Lucy Prebble, prodotto dal Teatro Due di Parma e Balletto Civile e Forse tornerai dall’estero di Andrea Montali, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano.
Nel 2009 debutta nell’Opera lirica mettendo in scena al Teatro Ponchielli di Cremona La Voix Humaine di Cocteau/Poulanc e I Pagliacci di Leoncavallo, prodotto dal Circuito Lirico Lombardo.
Nel 2012 mette in scena La Bohéme, allo Sferisterio di Macerata; La fuga in maschera di G. Spontini, una co-produzione del Festival Pergolesi-Spontini di Jesi e del Teatro San Carlo di Napoli; e il Nabucco, una co-produzione del Teatro Lirico di Cagliari e del Teatro Lirico di Sassari.
Grazie a questi tre spettacoli nel 2013 gli viene assegnato il Premio Abbiati come Miglior Regista della stagione 2012.
Tra gli impegni recenti e futuri: I Masnadieri per il Festival Verdiano,  Nabucco, Il Campiello e Le braci al Teatro Comunale di Firenze, Rigoletto al Teatro dell’Opera di Roma, , Un Ballo in maschera a Malmo e a Roma, Nabucco all’ Opera di Montecarlo e all’Opera di Firenze, la nuova produzione de La bella dormiente al Teatro Lirico di Cagliari, L’Incoronazione di Dario al Regio di Torino, I Masnadieri a Parma, Bilbao e Monte Carlo, Carmen all’Opera di Firenze, Tosca e Rigoletto al San Carlo di Napoli.

Benedetta Torre (Soprano) _ Mimì
Benedetta TorreNata a Genova nel 1994, inizia lo studio del canto all'età di 13 anni.
Negli anni 2011/2012 ha fatto parte del gruppo di giovani dell' “Ensemble Opera Studio” del Teatro Carlo Felice di Genova, dove ha seguito periodicamente masterclass tenute dal soprano Donata D'Annunzio Lombardi, con la quale continua ad oggi lo studio del canto.
In seguito al periodo dell’Ensemble, ha interpretato la Contessa di Ceprano in Rigoletto, con la direzione del M° Carlo Rizzari.
Vince il premio giovani al V Concorso Internazionale di Canto Francesco Paolo Tosti, in seguito al quale, in aprile 2013, ha sostenuto tre concerti a Tokyo e Osaka, dove è stata accompagnata dall'Istituto Nazionale Tostiano. Finalista al Concorso Tagliavini 2014 a Deutschlandsberg (Graz, Austria), partecipa al 52° Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, ricevendo in finale una menzione speciale per la voce e l’interpretazione in relazione alla giovane età. E’ poi ginalista ASLICO 2015 e al Concorso Flaviano Labò 2015. Nello stesso anno, partecipa al 6° Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi, aggiudicandosi il 2° premio. Nel novembre 2014 è cover di Luisa nella Luisa Miller al Teatro Carlo Felice, con la regia e la partecipazione di Leo Nucci e con la direzione del M° Andrea Battistoni.
Nel luglio 2015 è allieva della Riccardo Muti Opera Academy come Alice Ford nel Falstaff e, nell’ottobre dello stesso anno, debutta nel Simon Boccanegra come Amelia Grimaldi all’inaugurazione della stagione del Carlo Felice di Genova, con la direzione del M° Stefano Ranzani.
Nel dicembre 2015 è Mimì ne La Bohème del Ravenna Festival, con la regia firmata da Cristina Mazzavillani Muti e la direzione del M° Nicola Paszkowski, andata in scena anche al Lithuanian National Opera and Ballet Theatre di Vilnius, al Teatro Coccia di Novara nel febbraio 2016 e al Teatro Municipale di Piacenza in novembre; nello stesso periodo è ancora Mimì al Teatro del Giglio di Lucca, sotto la regia di Marco Gandini.
Fra gli impegni futuri, L’Elisir d’Amore, nei panni di Adina, al Teatro Carlo Felice e Aida al Festival di Salisburgo 2017, dove interpreterà il ruolo della Sacerdotessa, sotto la direzione del M° Riccardo Muti

Azer Zada (tenore) _ Rodolfo
Si diploma in Canto nel 2010 presso il Conservatorio di Baku, in Azerbaijan, suo paese di nascita. Trasferitosi in Italia, frequenta l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo.
Dal 2009 è solista presso l’Azerbaijan Academic Opera and Ballet Theatre e presso l’Opera Studio di Baku e nel frattempo frequenta numerose masterclass fra cui quelle con Raina Kabaivanska, Magda Olivero, Leo Nucci, Renato Bruson e Renata Scotto.
Nel 2012 intraprende una serie di concerti in Italia, Francia, Austria, Slovacchia, Russia, Inghilterra, Emirati Arabi Uniti e Turchia.
Nel 2014 è ammesso all’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala e viene scelto per i ruoli di di Principe di Persia in Turandot diretto da Riccardo Chailly, Borsa in Rigoletto diretto da Nicola Luisotti e Fante ne I due Foscari sotto la direzione di Michele Mariotti e la regia di Alvis Hermanis.
Ha debuttato al Teatro Petruzzelli di Bari come Cavaradossi in Tosca per i giovani.
Tra i suoi prossimi impegni Macduff in Macbeth al Teatro Verdi di Salerno con  Daniel Oren, Requiem di Verdi con l'Orchestra Verdi di Milano con Jader Bignamini, il debutto in Don Josè in Carmen al Teatro Coccia di Novara e a Messina, Rodolfo in La bohème nel Circuito Marchigiano e al Teatro La Fenice, Pinkerton in Madama Butterfly a Venezia, Alfredo ne La Traviata al Petruzzelli di Bari.

Marcello Rosiello (baritono)_ Marcello
Nato a Bari, studia canto con Pietro Naviglio e Barbara Rinero. Si perfeziona con Maurzio Arena e frequenta l’Accademia Rossiniana del R.O.F.
È Giorgio Germont ne La Traviata nei Teatri La Fenice di Venezia, Opera di Firenze, Verdi di Busseto, Fraschini di Pavia, Grande di Brescia, Ponchielli di Cremona, Donizetti di Bergamo, Sociale di Como, Pavarotti di Modena, Valli di Reggio Emilia; Belcore ne L’Elisir d’Amore alla ROH di Muscat; Sharpless in Madama Butterfly nei Teatri La Fenice di Venezia, Lirico di Cagliari, Petruzzelli di Bari, Pergolesi di Jesi, dell’Aquila di Fermo, Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno e Sociale di Rovigo; Figaro ne Il Barbiere di Siviglia al Vonnas Opera Festival e al Petruzzelli di Bari; Enrico in Lucia di Lammermoor al Bellini di Catania; Marco in Gianni Schicchi al Regio di Parma; Marcello ne La Bohème al Verdi di Trieste e a Udine; Jake Wallace ne La Fanciulla del West al Vittorio Emanuele di Messina; Conte d’Almaviva ne Le Nozze di Figaro al Vonnas Opera Festival e nei teatri di Como, Cremona, Pavia e Brescia; Gil ne Il Segreto di Susanna al San Carlo di Napoli.
Al Teatro Petruzzelli di Bari interpreta The Beggar’s Opera, Malatesta in Don Pasquale e Morales in Carmen ruolo che sostiene anche all’Arena di Verona, così come Ping in Turandot. Al Comunale di Bologna è Marcello ne La Bohème, Escamillo in Carmen, Ping in Turandot e Silvio in Pagliacci.  Esegue come “baritono solo” numerose rappresentazioni di Carmina Burana, di recente al Teatro Regio di Torino e al Maggio Musicale Fiorentino.
Tra i futuri impegni, Giorgio Germont ne La Traviata al Teatro Verdi di Busseto e al Teatro Comunale di Bolzano.

Filippo Fontana (baritono)_ Schaunard
Nato a Udine, si accosta alla musica all’età di 10 anni attraverso lo studio del clarinetto e tiene concerti, come strumentista, in formazione con pianoforte e orchestra da camera. Comincia a studiare canto con Anna Maria Bicciato e poi con Enza Ferrari.
Frequenta il biennio 2009-2011 del corso dell’Accademia del  Teatro alla Scala e debutta al Teatro alla Scala come Procolo ne’ Le convenienze ed inconvenienze teatrali, allestimento che andrà poi in tournée ad Aalborg (Danimarca). Sempre alla Scala è stato Martino ne’ L’occasione fa il ladrodi Rossini nel 2010 e Taddeo ne L’italiana in Algeri nel 2011.
Finalista di alcuni importanti concorsi, è stato vincitore del 62° Concorso dell’AsLiCo per il ruolo di Beaupertuis ne’ Il Cappello di paglia di Firenzedi Nino Rota, con il quale si è esibito nei Teatri del Circuito Lombardo. Sono poi seguiti il debutto al Teatro la Fenice come Batone ne’ L'inganno felice di Rossini, a Montpellier come Belcore ne L'elisir d'amore, a Pesaro come Barone Trombonok ne’ Il Viaggio a Reimsdell'Accademia Rossiniana, a Trento come Masetto nel Don Giovanni, a Novara come Conte Robinson ne’ Il matrimonio segreto e al Filarmonico di Verona come Tesoriere La Rocca ne Un giorno di regno.
Ha collaborato con direttori quali Andrea Battistoni, Antonello Allemandi, Fabrizio Carminati, Carlo Goldstein, Marco Guidarini, Pietro Mianiti, Yannick Nézet-Séguin, Stefano Montanari, Stefano Ranzani e Daniele Rustioni.
Come attività concertistica si è esibito in Italia, Spagna, Russia, Inghilterra, Grecia e Germania accompagnato da Vincent Scalera, James Vaughan a da I cameristi della Scala.
Fra i suoi impegni recenti e futuri Beaupertuis ne’ Il Cappello di paglia di Firenze al Festival di Wexford e a Firenze, Taddeo ne’ L’Italiana in Algeri al Filarmonico di Verona, Figaro ne Il barbiere di Siviglia a Firenze ed Oviedo, Dandini ne La Cenerentola eil ruolo del titolo nel Don Bucefalo al Wexford Festival, nuovamentea Batone ne L'inganno felice e il ruolo del titolo ne Il Signor Bruschino alla Fenice, Messa di Gloria di Puccini e Ben ne Il telefono di Menotti a Cagliari, Don Bartolo ne Il barbiere di Siviglia a Firenze, Antonio in Le nozze di Figaro in Edinburgh, Slok ne La Cambiale di Matrimonio a Venezia, Germano ne La scala di seta con i teatri dei Circuito Lombardo, Dandini ne La Cenerentola a Roma, Bartolo ne Il Barbiere di Siviglia a Pesaro per le celebrazioni rossiniane e all'Opera di Firenze, ancora Germano ne La Scala di seta a Liège, Bohème a Cagliari, il ruolo del titolo ne Il Signor Bruschino alla Fenice e Raffaele ne Il medico dei pazzi al Teatro Malibran di Venezia, La bella Addormentata e Turandot a Cagliari e Torvaldo e Dorliska al Festival Rossiniano di Pesaro, Margherita e La scala di seta al Festival di Wexford, Schaunard in La bohème nel Circuito Marchigiano.

Roberto Lorenzi (basso) _ Colline
Il basso- baritono Roberto Lorenzi si è diplomato all’Istituto pareggiato Luigi Boccherini di Lucca. Nell’estate del 2013 ha preso parte al prestigioso Young Singers Project presso il Festival di Salisburgo e successivamente è entrato a far parte dell’ensemble dell’Opernhaus di Zurigo, dopo essersi diplomato all’Opera Studio del Teatro nel 2015. Questa stagione ha debuttato all’Opera di Lille nel ruolo di Alidoro nella Cenerentola. Il suo repertorio include ruoli quali: Lorenzo ne I Capuleti e i Montecchi, La Vengeance nella Médée, Montano nell’Otello e Caronte nell’Orlando Paladino. Altri passati impegni degni di nota a Zurigo: Geronimo ne Il matrimonio segreto; Lorenzo ne I Capuleti e i Montecchi (DVD), Priore ne La Straniera e Alidoro nella Cenerentola.
Lorenzi ha debuttato alla Scala di Milano all’età di 22 nell’acclamato allestimento di Franco Zeffirelli de La bohème, diretto da Daniele Rustioni e a fianco ad artisti di fama internazionale, come Anna Netrebko e Angela Gheorghiu.
Ha inoltre interpretato Angelotti nella Tosca, Almaviva ne Le nozze di Figaro ed il ruolo titolo nel Don Giovanni, sempre a Lucca, così come Alidoro ne La Cenerentola nel Giardino Scotto, Pisa; Ferrando ne Il Trovatore con l’Associazione Lirica Concertistica Italiana (AsLiCo); Daland in Der fliegende Holländer nel progetto Opera Domani al Teatro Olimpico di Roma, Teatro Comunale di Bologna e Teatro Regio di Torino.
Sul versante concertistico ha interpretato il Requiem di Verdi al Teatro Verdi in Pisa e quello di Mozart a Lucca.
Nella passata stagione ha debuttato al Concertgebouw, Amstedam nel ruolo del Priore ne La Straniera. A Zurigo i suoi ruoli prevedevano: Don Prudenzio in una nuova produzione di Un Viaggio a Reims, Le Gouvernuer ne Le Comte Ory al fianco di Cecilia Bartoli, Zuniga nella Carmen e Publio ne La clemenza di Tito.
Roberto Lorenzi ha vinto il primo premio nella 62° edizione del Concorso AsLiCo per il ruolo di Don Basilio ne Il barbiere di Siviglia in tour in Lombardia. È inoltre vincitore dei Concorsi Tito Ruffo e Riccardo Zandonai. Nel 2017 è stato finalista del pregistioso Concorso Cardiff Singer of the World.
Ha frequentato le masterclasses di Alfonso Antoniozzi, Roberto Coviello, Stefano Giannini, Reinaldo Macias, Francisco Araiza e Luana De Vol e attualmente si sta perfezionando con Sherman Lowe.

Barbara Bargnesi (Soprano) _ Musetta
Ha intrapreso gli studi musicali al Conservatorio «N. Paganini» di Genova diplomandosi in pianoforte col massimo dei voti e successivamente in canto lirico sotto la guida del soprano Marica Guagni. Ha frequentato l’Accademia Rossiniana, grazie alla quale ha interpretato il ruolo di Corinna ne Il viaggio a Reims nell'ambito del Rossini Opera Festival di Pesaro, e in seguito vi è tornata come Euridice in Adelaide di Borgogna e come Elvira ne L’Italiana in Algeri.
Ha già avuto modo di calcare alcuni fra i più importanti palcoscenici italiani e internazionali:Teatro alla Scala, Festival di Salisburgo, Opéra National de Paris, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Regio di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Carlo Felice di Genova, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival di Pesaro, Vlaamse Opera di Anversa, Teatro Regio di Parma, Teatro Massimo di Palermo.
È stata diretta dal maestro Riccardo Muti in Demofoonte (Dircea) di N. Jommelli al Festival di Salisburgo, all’Opéra National di Parigi e al Ravenna Festival, e in La Betulia Liberata (Cabri) al Festival di Salisburgo e al Ravenna Festival. Ha collaborato con altri prestigiosi direttori d’orchestra come Ivor Bolton, Asher Fisch, Christopher Franklin, Philippe Jordan, Michele Mariotti, Gianandrea Noseda, Daniel Oren, Renato Palumbo, Stefano Ranzani, Donato Renzetti e Daniele Rustioni.
Nelle passate stagioni ha preso parte a importanti produzioni, fra le quali Capriccio (Cantante Italiana) all’Opéra National de Paris, L’elisir d’amore (Giannetta) al Teatro alla Scala, Fidelio (Marzelline), Il turco in Italia (Fiorilla), Rigoletto (Gilda), Un ballo in maschera (Oscar) e Così fan tutte (Despina) al Teatro Regio di Torino, Don Pasquale (Norina) al Teatro La Fenice di Venezia e al Teatro San Carlo di Napoli, Idomeneo (Ilia) al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro Comunale di Ferrara, al Teatro Comunale di Modena, al Teatro Dante Alighieri di Ravenna e al Teatro Municipale di Reggio Emilia; Il Matrimonio Segreto (Carolina) al Festival dei Due Mondi di Spoleto, Il Campiello (Gnese) all’Opera di Firenze, Rigoletto (Gilda) al Teatro Carlo Felice di Genova, I Capuleti e i Montecchi (Giulietta) al Teatro Bellini di Catania, Falstaff (Nannetta) all’Opera di Berna, alla Vlaamse Opera di Anversa, al Teatro Regio di Parma, al Teatro Verdi di Sassari e al Teatro Pergolesi di Jesi; Don Giovanni (Zerlina) al Teatro Massimo di Palermo, La Sonnambula (Lisa) al Teatro Verdi di Salerno.
Impegni recenti: Fidelio (Marzelline) al Teatro San Carlo di Napoli, direttore Zubin Mehta; Rigoletto (Gilda) al Teatro Lirico di Cagliari; La fille du régiment (Marie) alla Shanghai Opera House; Così fan tutte (Despina) al Teatro Carlo Felice di Genova; Falstaff (Nannetta) al Teatro Lirico di Cagliari; Die Zauberflöte (Pamina) al Teatro Verdi di Sassari; Fedora (Olga Sukarova) al Teatro San Carlo di Napoli; L’elisir d’amore (Adina) al Teatro Comunale di Bologna.
Progetti futuri: L’elisir d’amore (Adina) all’Opéra de Tours; Don Checco (Fiorina) al Teatro San Carlo di Napoli.

 

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