Stagione 2012/2013

  • Teatro della Fortuna Loggione

    Ph. Massimo Rodi

  • Teatro della Fortuna

    Ph. Massimo Radi

  • Teatro della Fortuna platea
  • Teatro della Fortuna palchi
  • Teatro della Fortuna vista del soffitto con lampadario

    Ph. Franco Zampetti

La Traviata

martedì 20, giovedì 22 marzo 2012
OPERA


la traviataLA TRAVIATA
melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave
musica di Giuseppe Verdi

direttore Roberto Parmeggiani
regia Beppe De Tomasi
regista collaboratore Renato Bonajuto


personaggi e interpreti
Violetta
Eva Mei, Flora Evgeniya Rakova, Annina Julija Samsonova,
Alfredo
Antonino Siragusa, Germont Roberto de Candia, Gastone Gilberto Mulargia, Barone Douphol Giacomo Medici, Marchese d’Obigny Roberto Gentili, Dottore Grenvil Daniele Girometti, Giuseppe Massimo Salucci, Domestico di Flora Timothy Jon Sarris, Commissionario Ignazio Pucci

scene Nicola Visibelli
costumi Micol Joanka Medda, Caterina Bottai
luci Angelo Ticchiati

Orchestra Sinfonica G.Rossini
Coro Teatro della Fortuna "M.Agostini"
maestro del coro Lorenzo Bizzarri

allestimento Opera Festival

IL LIBRETTO IL MANIFESTO FOTO DELLE PROVE


Terza e ultima opera di quella che viene definita la "trilogia popolare", nella quale, come nelle altre, la figura della protagonista domina su tutte.
Dall’inizio degli anni Cinquanta Verdi cerca una cantante adatta ad un ruolo difficile e comunica a Carlo Marzari, direttore del Teatro la Fenice di Venezia, di aver bisogno di una "donna di prima forza". Il soggetto che esigeva una cantante così speciale era stato tratto da Verdi da un dramma molto discusso di Alexandre Dumas figlio. La dame aux camélias è la storia di un personaggio realmente esistito, Alphonsine Duplessis giovane cortigiana che si era data al vizio nella Parigi degli anni Quaranta e che era entrata anche nella vita di Dumas da lui trasformata nel dramma in Marguerite Gautier.
Verdi assiste a una rappresentazione teatrale del dramma a Parigi nel 1851.Già nel 1852 il libretto di Francesco Maria Piave è pronto col titolo di La traviata, ma la censura ne impone il cambiamento in Amore e morte e un’ambientazione non contemporanea ma spostata indietro di almeno un secolo. Il 6 marzo del 1853 sul palcoscenico del Teatro la Fenice l’opera riscuote un clamoroso insuccesso da attribuire a numerosi fattori: i cantanti sono inadatti alle parti, compresa la protagonista che non era certo una "donna di prima forza", l’ambientazione contemporanea voluta da Verdi a tutti i costi ma non apprezzata dal pubblico, l’audacia del soggetto e la novità della partitura.
Solo un anno dopo però, presentata al Teatro San Benedetto, sempre a Venezia, l’opera è un successo, grazie al cast di cantanti e all’ambientazione settecentesca che assecondava i gusti del pubblico del tempo.

 

Eva Mei, soprano (Violetta)

È considerata uno dei maggiori soprani di coloratura dei nostri tempi. Le straordinarie doti tecniche unite ad una presenza scenica non comune le hanno permesso di calcare i palcoscenici di alcuni fra i più grandi teatro al mondo, fra i quali Covent Garden, Wiener Staatsoper, Opernhaus di Zurigo, Staatsoper di Monaco, Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Rossini Opera Festival, Salzburg Festival, Accademia di Santa Cecilia e Deutsche Oper di Berlino, solo per nominarne alcuni. Eccellente interprete mozartiana e rossiniana, include nel suo vasto repertorio anche opere di Donizetti, Bellini, Verdi e Puccini, nonché composizioni sinfoniche di Beethoven, Mozart, Haydn, Bruckner. Nel corso della sua carriera ha collaborato con prestigiosi direttori d’orchestra come Myung-Whun Chung, Nikolaus Harnoncourt, Daniel Oren, Riccardo Muti, Marcello Viotti, Franz Welser-Möst, Riccardo Chailly, Wolfgang Sawallisch, Daniel Barenboim.
Reduce dai successi in Die Entführung aus dem Serail al Théâtre des Champs-Élysées de Paris, in Anna Bolena, La traviata, Falstaff e La bohème all’Opernaus di Zurigo, Eva mei annovera fra i suoi prossimi impegni Idomeneo a St. Gallen, La traviata, Guillaume Tell e Il re pastore all’Opernhaus di Zurigo.


Antonino Siragusa, tenore (Alfredo)

Raffinato interprete del repertorio belcantista ed in special modo di quello rossiniano, Antonino Siragusa ha intrapreso una carriera internazionale che l’ha condotto su la traviataalcuni dei maggiori palcoscenici del mondo, fra i quali Teatro alla Scala, Metropolitan, Wiener Staatsoper, Staatsoper e Deutsche Oper di Berlino, La Monnaie di Bruxelles, Teatro Real di Madrid, New National Theatre di Tokyo, Bayerische Staatsoper di Monaco, Teatro dell’Opera di Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Rossini Opera Festival di Pesaro, con un repertorio che annovera titoli quali Don Giovanni, Falstaff, L’italiana in Algeri, Gianni Schicchi, La sonnambula, I Puritani, Il barbiere di Siviglia, Semiramide, La Cenerentola, Œdipus Rex, L’elisir d’amore, Don Pasquale, Elisabetta, regina d’Inghilterra, L’equivoco stravagante, La gazzetta, Otello e Il viaggio a Reims.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con importanti direttori d’orchestra quali Valeri Gergeev, Riccardo Muti, Daniel Oren, Daniele Gatti, Maurizio Benini, Alberto Zedda, Renato Palumbo, Roberto Abbado, Bruno Campanella, Donato Renzetti, Yves Abel e altri.
Fra gli ultimi successi annovera La Cenerentola (Don Ramiro) alla Ciakovsky Hall di Mosca, in seguito ha cantato la Petite Messe Solennelle di Rossini al Théâtre des Champs Elysées de Paris, Guillaume Tell (Arnold) all’Opernhaus di Zurigo, Il barbiere di Siviglia (Conte d’Almaviva) alla Deutsche Oper di Berlino e L’italiana in Algeri (Lindoro) a Bilbao, Armida (Gernando) al Metropolitan di New York, Les Pécheurs de perles al Teatro Filarmonico di Verona, L’Osteria di Marechiaro al Teatro San Carlo di Napoli ed Il barbiere di Siviglia all’Arena di Verona.


Roberto De Candia, baritono (Germont)

Svolge un’importante carriera internazionale che l’ha condotto sui palcoscenici delle maggiori istituzioni musicali dla traviata di verdiel mondo, fra i quali Teatro alla Scala, Covent Garden, Metropolitan Opera, Wiener Staatsoper, Salzburg Festival, Opera Company di Philadelphia, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Glyndebourne Festival, Opéra Comique di Parigi, New National Theatre di Tokyo, Opernhaus di Zurigo, Deutsche Oper di Berlino, Bayerische Staatsoper di Monaco, Monnaie di Bruxelles, Nederlandse Opera di Amsterdam, Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro Comunale di Bologna, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Regio di Parma.
Nel corso della sua carriera ha avuto modo di collaborare con direttori, fra gli altri, quali John Eliot Gardiner, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Riccardo Muti, Riccardo Chailly e Giuseppe Sinopoli.
Raffinato interprete rossiniano, Roberto De Candia è regolarmente ospite del Rossini Opera Festival di Pesaro. Dopo il debutto pesarese nel ruolo di Parmenione nell’Occasione fa il ladro (1996), vi è ritornato per interpretare numerose produzioni, fra le quali Il signor Bruschino (Bruschino Padre; 1997), Adina, ovvero il Califfo di Bagdad, Il viaggio a Reims (1999), La Cenerentola (Dandini; 2000) and Il turco in Italia (Poeta Posdocimo; 2002).


Roberto Parmeggiani, direttore d'orchestra

È diplomato in Direzione d’Orchestra, Composizione, Pianoforte, Composizione Polifonica Vocale, Musica Corale, Strumentazione per Banda. Dopo gli studi, compiuti anche a Vienna, ha seguito gli insegnamenti di Piero Bellugi.
È stato Assistente al Direttore d’orchestra presso il Maggio Musicale Fiorentino (Z. Mehta, G. Albrecht, T. Guschlbauer), dove ha ricoperto inoltre diversi incarichi in produzioni dirette da C. Abbado, B. Bartoletti, D. Oren, partecipando alla tournée in Giappone nel 2001. Ha collaborato con R. Chailly presso Teatro alla Scala di Milano, P. Maag e A. Zedda al Teatro R. Valli di R. Emilia ed è stato invitato a collaborare al Ravenna Festival 2005, divenendo in seguito assistente di P. Fournillier, anche presso il Teatro Verdi di Trieste.
Con Carlo Guelfi e la Würtembergische Philharmonie Reutlingen ha inciso il CD Carlo Guelfi - Le arie preferite.
È Docente presso il Conservatorio Martini di Bologna.


Beppe de Tomasi, regista

Nato a Milano nel 1934, dopo la laurea in Farmacia presso l'Università di Pavia, si diploma come migliore attore dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Milano nel 1952.
Esordisce subito come attore ne L'Arlesiana di Alphonse Daudet per la regia di Franco Enriquez e in seguito recita con registi quali Tatiana Pavlova (di cui sarà anche assistente), Giorgio Albertazzi e Sandro Bolchi.
Studia anche canto lirico entrando nei finalisti del concorso voci verdiane di Parma. Dopo una breve carriera d'attore e di cantante diventa assistente di Attilio Colonnello e di Mauro Bolognini. Nel 1967 debutta nella regia al Teatro Sociale di Como con Madama Butterfly di Giacomo Puccini e da allora lavora nei maggiori teatri italiani e con tutti i più grandi cantanti lirici.
Ha lavorato all'Opera di Chicago, di San Francisco e Philadelphia, Baltimora e Washington. Nel 1996 ha debuttato con gran successo al Metropolitan Opera House di New York con Fedora di Umberto Giordano, protagonisti Plácido Domingo e Mirella Freni. Ha lavorato anche al Teatro Colón di Buenos Aires, al Festival di Bregenz, a Salisburgo, Santiago del Cile, Tokyo e tutto il Giappone, Seul, Bruxelles, Montpellier, Montecarlo, Monaco di Baviera, Lisbona, Atene, Istanbul. In Spagna è uno dei registi stranieri più conosciuti e molto spesso ospite nelle stagioni del Gran Teatre del Liceu di Barcellona, del Teatro Real di Madrid, e ai festival di Santander, Oviedo e Bilbao. Nel 1992 ha inaugurato l'apertura del Teatro de la Maestranza di Siviglia allestendo Rigoletto di Giuseppe Verdi con Alfredo Kraus.
Nel 1970 è premiato con "La Noce d'oro" e nel 1987 con il "Premio Luigi Illica" per il miglior regista teatrale italiano. Ha collaborato con la Rai, realizzando tutte le regie delle parti liriche, per Puccini di Sandro Bolchi.
Nel 1990 è scelto da Francis Ford Coppola come regista lirico per le riprese di Cavalleria rusticana nel film Il padrino parte terza.
Ha messo in scena più di 130 titoli d'opere italiane e straniere per un totale di circa 700 regie liriche.
Ha scritto per Franco Mannino il libretto dell'opera Il ritratto di Dorian Gray. Ha preparato i vincitori dei premi "As.Li.Co, Toti dal Monte” di Treviso e del concorso internazionale "Luciano Pavarotti” di Philadelphia.


 

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