LE BACCANTI
ven 1, sab 2 novembre 2019, ore 21.00
dom 3 novembre 2019, ore 17.00
INSERITA ALTRA RECITA SAB 2 NOVEMBRE ORE 16.00
di Euripide
traduzione di Edoardo Sanguineti
regia Emma Dante
produzione Compagnia dell’Accademia - Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
EVENTO INAUGURALE
RESIDENZA DI RIALLESTIMENTO
con Salvatore Cannova, Viola Carinci, Marco Celli, Irene Ciani, Gabriele Cicirello,
Jessica Cortini, Eugenia Faustini, Angelo Galdi, Alice Generali, Domenico Luca,
Elisa Novembrini, Paolo Marconi, Michele Ragno, Naike Anna Silipo
e con le allieve del III°Anno Anna Bisciari, Adele Cammarata, Ilaria Martinelli
assistente alla regia Federico Gagliardi
scene Carmine Maringola
movimenti scenici Sandro Maria Campagna
musiche e arrangiamenti corali Serena Ganci
luci Cristian Zucaro
Un vero e proprio evento – in collaborazione con L’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico - per inaugurare la nuova Stagione del Teatro della Fortuna.
Emma Dante, una delle indiscusse protagoniste del teatro italiano di questi anni, è tornata in Accademia - dove si era diplomata attrice – per dare vita con i giovani allievi ad un lavoro bellissimo su Le Baccanti di Euripide, una delle più grandi opere teatrali di tutti i tempi da cui attinge gran parte della nostra cultura, dalla religione alla letteratura. Un compito non semplice che Emma Dante ha affrontato coraggiosamente con l’obiettivo principale di guidare gli allievi alla comprensione di un testo lontano e terribile incarnandolo nei loro corpi e nelle loro voci.
Ne è scaturito un lavoro potente e intenso in cui la fisicità e il ritmo dei giovanissimi protagonisti, mai banali o eccessivi, ognuno con una specifica identità espressiva, unici nel loro essere acerbi e veri, recano il marchio deciso e autorevole della regista siciliana: il suo ormai celebre lavoro sul coro e sulla schiera, la sua straordinaria capacità di far muovere i corpi in scena, lo spazio severamente tagliato dai riflettori, i colori che esplodono e narrano, le floride intuizioni registiche che riescono a condensare nella manipolazione di un oggetto il senso simbolico di un’azione chiave.