Luciana D'Intino.Spirituals in Lied
LUCIANA D'INTINO
mezzosoprano
pianoforte
Armando Battiston
programma
Go down meses
Sometimes I feel like a mother less child
Nobody knows the trouble I’ve seen
Wade in the water (piano solo)
Lord, don’t let me fail
My Lord what a morning
The New Orleans function (impro-sonata, piano solo)
Swing low, sweet chariot
Soon will be done
intervallo
Down by the riverside
Everytime I feel the spirit (piano solo)
Sinner please don’t let this harvest pass
Joshua fought the battle of Jericho
Way faring stranger (piano solo)
Were you there when they crucified my Lord
Elijah rock (piano solo)
I asked the Lord
Tra i diversi rivoli che hanno fatto nascere e tuttora alimentano il mare magnum della musica jazz, i canti Negro-spirituals assumono una valenza ed un significato assai importanti e specifici. Rappresentano la costola sacra della musica afro-americana, la loro origine risale al periodo della schiavitù del nuovo continente. Con la liberazione dei negri d’America, grazie alla guerra di secessione, la musica spiritual entra lentamente nelle cerimonie liturgiche cristiane della popolazione nera subendo stilisticamente le temperie musicali dei vari momenti storici.
Più che influenzare il jazz, questi canti influenzeranno la musica soul ed in parte il pop afro-americano, divenendo canti gospels cioè ispirati testualmente a frammenti dell’antico e del nuovo testamento; se i negro-spirituals erano anonimi, quindi autenticamente popolari, i gospel-songs perlopiù sono d’autore.
Il programma proposto prevede solamente brani classici anonimi, allo scopo di evidenziare con chiarezza la forza musicale, l’intensa e primitiva spiritualità ed il pathos emotivo che si sprigionano da questi canti.
I due interpreti vogliono rendere un reverente omaggio alla musica spiritual, in considerazione del fatto che appartengono alla cultura musicale europea in quanto facenti parte della popolazione bianca.
I brani in programma vengono proposti in forma di lied rispettando nel contempo il senso profondo della negritudine e dell’humus di questa musica.
Luciana D’Intino e Armando Battiston incarnano due versanti ben distinti nel panorama musicale italiano: l’una il canto lirico operistico, l’altro il mondo del jazz e della musica contemporanea; entrambi uniti dalla passione per la musica spiritual. Se Armando Battistoncome jazzista ha sovente frequentato questo repertorio,Luciana D’Intino ha fin da giovanissima ha alimentato la passione per questi canti e ne dà ampia dimostrazione in questo concerto. Ciò che musicalmente nasce da questo sodalizio, nonché da un’antica e consolidata amicizia, non è soltanto una sintesi di due mondi musicali diversi, un’osmosi di contenuti e forme, è altresì un gesto d’ amore verso la musica come linguaggio universale ed un messaggio d’amore per chiunque lo volesse accogliere.
Luciana D’Intino, mezzosoprano
Friulana di nascita, debutta nel ruolo di Azucena (Il trovatore) dopo aver vinto il concorso internazionale “Adriano Belli” di Spoleto. Da allora si è imposta all’attenzione della scena lirica internazionale confermandosi come una delle migliori voci di mezzosoprano. Dopo il memorabile successo della sua interpretazione di Aida al Covent Garden, fu definita dal dal Sunday Times come «un glorioso mezzosoprano […] la cantante più entusiasmante nel suo ruolo emersa dall’Italia degli ultimi anni».
Nel corso della sua carriera ha avuto modo di calcare i palcoscenici dei più prestigiosi teatri al mondo, fra i quali, Teatro alla Scala, Metropolitan di New York, Covent Garden, Wiener Staatsoper, Staatsoper unter den Linden di Berlino, Bayerische Staatsoper a Monaco, Opernhaus di Zurigo, Teatro Municipal di Santiago del Chile, Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Parma e Rossini Opera Festival, collaborando con direttori d’orchestra quali Salvatore Accardo, Semyon Bychkov, Myung-Whun Chung, Colin Davis, Daniele Gatti, James Levine, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti e George Prêtre.
Il suo repertorio comprende titoli quali Samson et Dalila, Carmen, Il trovatore, Aida, Don Carlo, Norma, I Capuleti e i Montecchi, Guillaume Tell, La gazza ladra, Aureliano in Palmira, Tancredi, Il barbiere di Siviglia, Adriana Lecouvreur, Così fan tutte, L’assedio di Calais, La favorita, Werther, Oedipus Rex, L’italiana in Algeri, nonché la Messa da Requiem di Verdi, lo Stabat Mater e la Petite Messe Solennelle di Rossini.
Interprete d’eccezione del ruolo di Eboli (Don Carlo), ha avuto modo in interpretarlo in alcuni fra i maggiori teatri al mondo, fra i quali Metropolitan di New York, Bayerische Staatsoper, Opéra de Montecarlo, Teatro dell’Opera di Roma, Wiener Staatsoper e Opernhaus di Zurigo.
Fra i suoi ultimi successi si segnalano le interpretazioni di Don Carlo all’Opernhaus di Zurigo, alla Wiener Staatsoper e all’Opéra National de Paris, Messa da Requiem di Verdi al Teatro Regio di Parma, al Teatro Comunale di Bologna, al Chorégies d’Orange, al Musikverein di Vienna (con la direzione di Riccardo Muti) e alla Philarmonie di Berlino (con direzione di Daniel Barenboim), Aida al Metropolitan di New York, al Teatro alla Scala e alla Wiener Staatsoper, Boris Godunov e Il trovatore all’Opernhaus di Zurigo e ancora Il trovatore al Liceu di Barcelona.
Ha inaugurato la stagione 2010/11 con l’acclamato debutto nella Suor Angelica (Zia Principessa) all’Opéra National de Paris, in seguito ha interpretato Aida al Maggio Musicale Fiorentino e alla Bayerische Staatsoper di Monaco, Cavalleria rusticana al Teatro alla Scala e al Liceu in Barcelona.
Fra i suoi prossimi impegni annovera Aida al Liceu in Barcelona, al Teatro alla Scala e all’Opéra National de Paris, La Gioconda ad Amsterdam e all’Opéra National de Paris, Il trovatore al Théâtre du Capitole de Toulouse, Don Carlo alla Wiener Staatsoper e al Théâtre du Capitole de Toulouse.
Ha al suo attivo diverse incisioni discografiche, fra le quali si segnalano Lo frate ‘nnamorato con la direzione di Riccardo Muti e L’occasione fa il ladro con la direzione di Salvatore Accardo (Ricordi), Don Carlo con la direzione di Riccardo Muti (Emi), Guillaume Tell (Philips), La gazza ladra con la direzione di Gianluigi Gelmetti (Sony) e Aureliano in Palmira (Nuova Era).
Armando Battiston
È diplomato in strumentazione per banda al Conservatorio Tomadini di Udine e ha studiato Composizione con il maestro Daniele Zanettovich.
In oltre trent’ anni di attività, ha eseguito registrazioni, dato concerti e partecipato a festival in Italia e in Europa collaborando con vari musicisti di fama internazionale.
Tiene conferenze e seminari sulla storia della musica classica comparata con la storia della musica jazz.
Ha all’attivo molti lavori discografici in cui compaiono anche collaborazioni con il quintetto Echoes e con il batterista e percussionista Andrew Cyrille. Ha composto le musiche per i parchi letterari della Fondazione Nievo. È stato critico di musica jazz per il “Il Gazzettino “ e “Il Friuli” e direttore artistico delle rassegne “Lignano jazz”, “Jazz Esponenziale” e “Friuli Venezia Giulia jazz”.
Ha scritto ed eseguito musiche per trasmissioni RAI regionale e RAI nazionale.