Messa di Gloria
MESSA DI GLORIA
di Giacomo Puccini
direttore Marcello Rota
solisti
Andrea Bocelli, Gianfranco Montresor
Orchestra Sinfonica G. Rossini
Coro Teatro della Fortuna “M. Agostini”
maestro del coro Lorenzo Bizzarri
Programma
GIACOMO PUCCINI
Crisantemi elegiaper orchestra d’archi
Andante mesto
Preludio sinfonico in la maggiore per orchestra,op. 1
Andante mosso
Messa a quattro voci “Messa di Gloria”
Kyrie
Gloria
Gloria in excelsis Deo
Laudamus te
Gratias agimus tibi
Gloria in excelsis Deo
Domine Deus
Qui tollis peccata mundi
Quoniam tu solus Sanctus
Cum Sancto Spiritu
Credo
Credo in unum Deum
Et incarnatus est
Crucifixus etiam pro nobis
Et resurrexit
Et in Spiritum Sanctum
Et unam sanctam
Et vitam venturi saeculi
Sanctus e Benedictus
Sanctus Dominus Deus
Benedictus qui venit
Agnus Dei
Giacomo Puccini (1858-1924) compose Crisantemi, elegia per quartetto d’archi, tra gennaio e febbraio del 1890, in una sola notte di lavoro, toccato dalla notizia della morte di Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, spentosi a Torino il 18 gennaio 1890. La composizione fu pubblicata da Ricordi nel mese di marzo dello stesso anno e sopravvisse all’occasionalità poiché, tre anni dopo, Puccini riprese i due temi del quartetto nell’ultimo atto di Manon Lescaut.
Il Preludio sinfonico in la maggiore fu composto durante gli studi ed eseguito il 15 luglio 1882 presso il Conservatorio di Milano per l'esame finale dell'anno accademico, senza ottenere un particolare successo, diversamente dal Capriccio sinfonico dell'anno seguente. La critica rimproverò a Puccini soprattutto l'incertezza del disegno formale; Filippo Filippi scrisse sulla rivista "Perseveranza" del 17 luglio 1882: “[…] parmi un po' lungo, essendo costruito di un solo adagio che incomincia con accordi d'istrumenti di legno i quali fanno pensare al Cigno gentil Wagneriano.” Riscoperto a partire dagli anni Settanta, il Preludio sinfonico è rapidamente entrato nei repertori sinfonici, sotto la direzione di maestri prestigiosi. La critica tende oggi a guardare con maggior interesse sia agli echi wagneriani sia alla struttura sciolta, quasi rapsodica del brano.
La Messa di Giacomo Puccini o Messa a quattro voci - attualmente molto conosciuta anche con il nome apocrifo di Messa di Gloria – fu compostacome esercizio per il diploma all'Istituto Musicale di Lucca dove la eseguì per la prima volta il 12 luglio 1880. Tuttavia il Credo era già stato composto ed eseguito nel 1878 e inizialmente concepito come una composizione autonoma.
Puccini non pubblicò mai il manoscritto completo della Messa e, sebbene fu ben accolta all'epoca, non fu più eseguita fino al 1952 (prima a Chicago e poi a Napoli). Tuttavia egli riusò alcuni dei temi musicali della Messa in altri lavori, come ad esempio l'Agnus Deinella Manon Lescaut e il Kyrie nell’Edgar.
Andrea Bocelli, tenore
Perfezionatosi sotto la guida di Franco Corelli, Andrea Bocelli ha raggiunto inizialmente una vasta notorietà vincendo nel 1994 il Festival di Sanremo. Parallelamente ha avviato il proprio folgorante percorso classico, affrontando sulla scena – diretto da Lorin Maazel, Seiji Ozawa, Zubin Mehta – i titoli del grande repertorio lirico, da La Bohème a Tosca, da Werther a Il Trovatore.
Voce dal timbro pastoso e versatile che risuona in settantacinque milioni di dischi, il tenore toscano si è imposto ovunque quale testimonianza della più alta tradizione vocale italiana. Tra gli innumerevoli riconoscimenti, la stella che sulla Walk of Fame di Hollywood brilla dal 2010 in suo onore. Artista dei primati, dei concerti di fronte a folle oceaniche, ha sbaragliato ogni record discografico. Ad esempio il suo cd Arie Sacre (con la bacchetta di Myung-Whun Chung) si attesta quale album classico più venduto mai pubblicato da un artista solista.
Protagonista di concerti, immancabilmente sold-out, in sedi blasonate quali la Carnegie Hall o il Wiener Staatsoper, Andrea Bocelli ha inciso, in anni recenti, opere quali Pagliacci, Cavalleria Rusticana, Andrea Chénier, Carmen.
Nel febbraio 2011, venti minuti di applausi hanno festeggiato il suo trionfale recital d’esordio al Metropolitan Opera House di New York. Città nella quale è tornato in autunno per un concerto in Central Park, di fronte a settantamila persone, con la New York Philarmonic Orchestra diretta da Alan Gilbert: un evento memorabile, immortalato in cd e dvd. Nel febbraio 2012, un ulteriore debutto lirico vede l’artista - al teatro Carlo Felice di Genova - protagonista del Roméo e Juliette di Gounod.
Gianfranco Montresor, baritono
La brillante e rapida carriera lo ha condotto, in breve tempo, sui palcoscenici di alcuni fra i più importanti teatri a livello internazionale, dove è stato interprete di titoli quali Madama Butterfly (Sharpless), Cavalleria (Alfio), Fidelio (Pizarro), Don Carlo (Rodrigo), La traviata (Germont), La bohème (Marcello), Carmen (Escamillo), L’elisir d’amore (Belcore), Assassinio nella cattedrale, Il barbiere di Siviglia (Figaro), Attila (Ezio), Simon Boccanegra (Paolo Albiani), Otello (Jago) e Il dissoluto assolto di Azio Corghi.
Nel corso della sua carriera ha avuto modo di collaborare con direttori d’orchestra quali Antonello Allemandi, Bruno Bartoletti, Daniel Barenboim, Yoram David, Jacques Delacôte, Renato Palumbo, Stefano Ranzani, Donato Renzetti e Keri-Lynn Wilson, e con registi come Yuri Alexandrov, Hugo de Ana e Giuseppe Patroni Griffi.
Marcello Rota, direttore
Ha studiato Corno al Conservatorio Vivaldi di Alessandria con Giacomo Zoppi, Composizione con Felice Quaranta e Direzione d’orchestra con Igor Markevitch e Franco Ferrara all’Accademia Chigiana di Siena.
La rapida ed intensa carriera l’ha condotto sul podio di alcuni fra i maggiori teatri e sale da concerto del mondo: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Teatro Carlo Felice di Genova, Concertgebouw di Amsterdam, Bayerische Staatsoper of Munich, Musikhalle di Amburgo, Deutsche Oper Berlino, Royal Albert Hall di Londra, Palais Des Beaux Arts di Bruxelles.
Ospite regolare del Teatro alla Scala, vi ha diretto nel 2006 il balletto La strada di Nino Rota per poi ritornarvi l’anno seguente per dirigere il balletto Le Parc.
Attivo anche in campo operistico, il suo repertorio comprende oltre quaranta titoli di autori quali Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini, opere che ha diretto in tutto il mondo, riscuotendo ampio successo di pubblico e di critica. Dal 2004 è Direttore Principale Ospite della Czech National Symphony Orchestra di Praga, con la quale incide per l’etichetta Victor JVC.