Beethoven - Sinfonia n. 9

giovedì 14 maggio 2015
OSR

direttore Daniele Agiman
Orchestra Sinfonica G. Rossini
Coro del Teatro della Fortuna “M. Agostini”
maestro del coro Mirca Rosciani

Marina Bucciarelli soprano
Clara Calanna mezzosoprano
Masahiro Shimba tenore
Enrico Maria Marabelli basso

programma

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Sinfonia n. 9 in re minore op. 125
Allegro ma non troppo, un poco maestoso
Molto vivace
Adagio molto e cantabile
Presto, Allegro assai

Beethoven, Sinfonia n. 9
Monumento della musica di ogni tempo, la Nona Sinfonia prese forma molto lentamente nell'arco della vita di Beethoven. Si può infatti risalire al periodo in cui il compositore, non ancora ventenne, frequentava l'elite intellettuale di Bonn ed entrò in rapporti di amicizia con la ricca famiglia von Breuning, presso la quale conobbe il grecista e poeta Eulogius Schneider, entusiasta sostenitore degli ideali della Rivoluzione Francese e Ludwig Bartholomeus Fischenich, docente di diritto all'Università di Bonn e amico di Friedrich Schiller. È molto probabile che proprio in questa Università, dove Beethoven frequentava i corsi di filosofia, Fischenich abbia fatto conoscere al giovane musicista l'opera di Schiller, e quell'Ode An die Freude (Inno alla gioia) che era diventata un simbolo degli ideali dei giovani tedeschi. Già allora Beethoven aveva immaginato di mettere in musica questa poesia, secondo quanto sostiene Fischenich in una lettera del 1793 indirizzata alla moglie di Schiller. Ma il progetto non andò in porto, forse a causa dell'improvvisa partenza di Beethoven per Vienna e della censura che aveva colpito le opere del poeta, messe all'indice nella città austriaca come scritti «immorali» e «pericolosi». Progetto che però rimase sempre nella mente del compositore, anche prima di essere realizzato, nel 1824, nel celebre Finale della Nona. La sinfonia apparve subito come un capolavoro rivoluzionario, non solo per la presenza delle voci e del coro, ma perché metteva in crisi il concetto stesso di "Sinfonia". Oltre che una sintesi di tutto ciò che era stato fino ad allora sperimentato e acquisito nel genere sinfonico, dalla forma-sonata al Lied, dalle variazioni allo stile fugato, la Nona è anche una grandiosa architettura sonora nella quale Beethoven fa convivere altri generi musicali: lo stile operistico, la musica militare, gli esotismi «alla turca», la scrittura polifonica tipica della musica sacra.

 

Inizio concerto: h 21.00

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